Non è questa la cosa fondamentale. Per quello che ne sappiamo qui si parla di persone stipendiate che se sono nelle giornate buone danno 300 euro di mantenimento per il figlio. Di mutui non se ne parla. E in ogni caso ci attestiamo al commento dell’avvocato Annamaria Bernardini de Pace che giudica queste persone come soggetti che semmai si sono organizzati male e la cui vita è conseguenza delle loro scelte sbagliate [lo stesso ragionamento si potrebbe fare per gli immigrati clandestini, i cassaintegrati e tutte le fasce deboli... comprese le donne che non riescono ad arrivare alla fine del mese]. Chiedono privilegi alimentando odio contro le donne [questi non sono privilegi, sono aiuti; sul fatto che alimentino odio contro le donne urge un chiarimento]. Essendo pure supportati dalla destra, spesso leghista, quei privilegi vanno su una scala gerarchica che dice: prima gli italiani e poi, semmai ci sarà tempo e voglia, gli stranieri. Prima gli uomini, italiani e tesserati alla lobby, e poi, semmai ci sarà tempo e voglia, le donne in grandissima difficoltà [ad ogni fascia debole i dovuti ausili: le donne in difficoltà hanno già i loro, dunque non si capisce dove stia il problema... ah forse abbiamo capito, questi sono privilegi che alimentano odio contro le donne!].
venerdì 12 novembre 2010
I padri separati: se sono poveri è colpa loro che non si sono saputi organizzare
Riportiamo di seguito il commento all'articolo che vi avevamo precedentemente presentato di una delle gestrici del blog Femminismo a Sud
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